Si segnala che la Direttiva del M.I. 104/2007 vieta l’uso del cellulare durante lo svolgimento delle attività didattiche, impegnando tutte le istituzioni scolastiche a regolamentarne l’uso a Scuola.
Tale divieto risponde ad una generale norma di correttezza perché l’uso del cellulare, e di altri dispositivi elettronici, rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni, nonché una grave mancanza di rispetto verso l’insegnante.
In un’ottica di “cittadinanza digitale”, la Nota M.I. 107190 del 19.12.2022 evidenzia la necessità di prevenire e scoraggiare l’utilizzo improprio dei medesimi, IN PARTICOLARE IN CLASSE se non per finalità inclusive, didattiche e formative con il consenso del Docente.
A seguire, con la Nota MIM 5274 dell’11.07.2024 (che si allega), si dispone “il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche ai fini educativi e didattici, per gli alunni della scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado, …”.
Inoltre, il divieto di utilizzo di cellulari, per ritrarre e pubblicare l’immagine di una persona senza il suo consenso, è previsto anche dal Codice Privacy, che prevede sanzioni pecuniarie molto elevate, da un minimo di 3.000 euro fino ad un massimo di 30.000 euro nei casi più gravi (art. 161 del Codice).
Pertanto, l’uso del cellulare a Scuola sarà punito con “ritiro dello stesso (spento dall’alunno), posto in cassaforte e restituito solo al Genitore, previo tempestivo avviso alle Famiglie” (come da Regolamento d’Istituto pubblicato sul Sito Istituzionale).
Si evidenzia inoltre che l’assicurazione della Scuola non offre copertura per eventuali danni/furti del cellulare in possesso degli alunni (in classe, in palestra e/o nei laboratori) poiché strumento non necessario in orario scolastico.
Si confida pertanto nella collaborazione dei Genitori affinché, nel proprio interesse e in quello degli alunni, vigilino e sensibilizzino i propri figli ad un uso corretto e rispettoso di tale strumento.
Il Personale Scolastico è invitato a leggere attentamente la presente ed a dare il buon esempio ai minori.
da Vincenzo Giustino Scifo
Personale amministrativo